Si è tenuta a Roma l’Assemblea dell’ANCIT (Associazione Nazionale Conservieri Ittici e delle Tonnare), che ha eletto Giovanni Battista Valsecchi nuovo Presidente per il prossimo quadriennio. Giovanni Battista Valsecchi – Direttore Generale della Generale Conserve, azienda leader del settore con stabilimento produttivo ad Olbia, subentra a Simone Legnani della Bolton Food, in carica dal 2017 ad oggi. Completano la squadra al vertice dell’Associazione, i Vicepresidenti eletti, Filippo Amodeo (Nino Castiglione) e Giacinto Callipo (Giacinto Callipo Conserve Alimentari). Tra le priorità enunciate dal neo Presidente, la necessità di tutelare la produzione e promuovere l’immagine delle conserve ittiche, nei rapporti con le Istituzioni sia europee che nazionali e nei confronti del consumatore, rafforzando la coesione tra le Aziende associate. Soprattutto in un periodo delicato come quello attuale.
Quello delle conserve ittiche è un patrimonio di storia, tradizione mediterranea ed eredità culturale con un retaggio antico e un saper fare unico al mondo. Il settore delle conserve ittiche fa scuola nel mondo, rappresentando un valore per il territorio e per il Paese. Il tonno in scatola, che guida produzione e consumo, si conferma come uno dei settori più virtuosi dell’industria alimentare italiana: l’Italia è il secondo produttore europeo dopo la Spagna nonché uno dei più importanti mercati per il consumo di questo alimento a livello globale. Ma sono anche acciughe sotto sale e sott’olio, sgombri, sardine, salmone, vongole e antipasti di mare a fare del comparto il simbolo della tradizione gastronomica italiana. Eppure, caro prezzi, inflazione e aumento continuo dei costi produttivi hanno avuto il loro effetto. Il settore ha resistito contenendo al massimo l’impatto ma ne ha risentito pesantemente. L’industria del tonno in scatola nel 2022 ha registrato una produzione nazionale di 77.411 tonnellate (-7,70% sul 2021) e un volume del prodotto totale disponibile per il mercato italiano di 150.660 tonnellate (-5% sul 2021), per un consumo pro-capite di circa 2,55 kg all’anno, comunque i consumi sul canale retail (GDO + Discount) hanno sostanzialmente tenuto, a conferma del gradimento da parte dei consumatori. Il valore totale di mercato, che include tutti i canali, nel 2022 è di circa 1,55 miliardi di euro (+11,91% sul 2021) mentre le esportazioni hanno raggiunto quota 31.824 tonnellate (-4,47%) per un settore che conta circa 1.500 addetti. Includendo anche le altre conserve ittiche, il fatturato stimato 2022 è di circa 1.875 milioni di euro (+5,33% sul 2021). Nel 2022 i costi di produzione sono aumentati mediamente del 20-30%; di questi, solo la metà è stata assorbita dalla GDO con relativa contrattazione, la restante parte è stata assorbita dalle aziende.
L’IMPATTO DELL’INFLAZIONE: -5,2% PER I CONSUMI A VOLUME E -12,8% DI EXPORT
In un anno difficile come il 2023, ancora segnato da uno shock inflazionistico senza precedenti, i mercati hanno perso volumi, soprattutto nella prima parte dell’anno. In particolare, il mercato del tonno sott’olio in confezioni inferiori ai 300 grammi, nel progressivo a settembre 2023 ha segnato un -5,2% in volume verso lo stesso periodo dell’anno precedente, un dato che per effetto dell’inflazione diventa un +8% a valore (Fonte: dati IRI Circana al 01/10/2023 superfici Super+Iper+Libero Servizio, sono esclusi i discount e le superfici minori). Elemento confortante è che negli ultimi periodi sono stati registrati positivi segnali di ripresa del mercato, con mesi in pari, o addirittura leggermente superiori rispetto ai corrispondenti dello scorso anno. Per quanto riguarda l’export, nel primo semestre 2023, ha registrato una quota di 14,5 mila tonnellate (-12,8% sullo stesso intervallo del 2022) mentre le importazioni si sono attestate a 53,8 mila tonnellate (+3,8%).
“In un anno difficile come il 2023, segnato da uno shock inflazionistico quasi senza precedenti, i mercati hanno perso volumi, soprattutto nella prima parte dell’anno – afferma il neo Presidente Valsecchi –. Il dato confortante è che negli ultimi periodi le negatività si stanno mitigando. Possiamo ben sperare in un continuo miglioramento delle performance dell’intero comparto, anche se l’incertezza e la tensione sui costi di produzione e la conseguente inflazione rimangono elevate. Rinnoviamo il nostro impegno affinché la sicurezza alimentare, la qualità, l’eccellenza continuino ad essere una garanzia per il consumatore, conservando gli stessi standard elevati che rendono tonno in scatola e conserve ittiche un alimento amato dagli italiani. Apprezzo molto il lavoro del mio predecessore Simone Legnani e lo ringrazio per l’importantissimo contributo svolto in questi ultimi anni. Intanto un primo segnale positivo è aver ottenuto dalla Commissione europea la revisione del regolamento in tema di aiuti ‘de minimis’, superando la disparità di trattamento in essere finora”.
A fronte degli incrementi dei costi dell’ultimo anno, ANCIT ha chiesto in diverse occasioni aiuto alle istituzioni per superare l’ingiusta penalizzazione che fino ad oggi ha colpito le industrie che trasformano e commercializzano prodotti ittici in materia di aiuti di ‘stato de minimis’. Oggi la disparità di trattamento è sanata e, a partire dal 25 ottobre, anche le industrie che trasformano e commercializzano prodotti della pesca e dell’acquacoltura possono beneficiare degli stessi massimali previsti per le altre imprese. In questa importante battaglia i conservieri ittici hanno ricevuto il supporto del MASAF, della Rappresentanza italiana a Bruxelles, del Gabinetto Gentiloni e, non ultima, di Confindustria. ANCIT sta ora lavorando per l’adeguamento del Temporary Framework Ucraina in forma retroattiva.
IL PESO DELL’OLIO D’OLIVA, A OTTOBRE IL SUO COSTO OSCILLA TRA I 7,5 E 9 EURO AL CHILO
Pur non risultando un settore altamente energivoro, anche quello conserviero ittico ha sofferto i continui rialzi energetici dell’ultimo anno, delle materie prime utilizzate dal comparto a partire dal pesce, fino all’olio ed ai materiali di imballaggio (lattine, vasetti in vetro, carta che sono prodotti da filiere energivore). Un ulteriore elemento di criticità è causato dal cambiamento climatico, la scarsezza di piogge che ha colpito l’Europa per il secondo anno consecutivo, ha determinato un raccolto di olive ridotto, con ripercussioni sulla disponibilità di olio di oliva, il cui impiego è indice di tradizione, con conseguente sensibile incremento del prezzo che oscilla tra i 7,5 e i 9 euro al chilo (Fonte: Ismea – quotazione ottobre 2023). Prezzo praticamente raddoppiato negli ultimi 12 mesi. Si tratta di un aumento incontrollato di una delle materie prime che denota la tradizionalità delle conserve ittiche italiane. Per il secondo anno consecutivo, anche del 2023, i costi di produzione, sono aumentati (oltre il 20%) e solo una parte è stata assorbita dalla GDO con relativa contrattazione, la restante parte è stata assorbita dalle aziende.
Classe 1978, con una laurea conseguita in Economia e Commercio all’Università Luigi Bocconi di Milano, la carriera di Giovanni Battista Valsecchi inizia come Brand Manager nel Marketing dei beni di largo consumo su marchi e prodotti di grande diffusione; ricopre poi ruoli di responsabilità nell’ambito commerciale e direzionale. Nel 2014 approda in Generale Conserve Spa – ASDOMAR rivestendo il ruolo di Direttore Generale.
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Costituita nel 1961, ANCIT (Associazione Nazionale Conservieri Ittici e delle Tonnare) è l’Associazione che rappresenta le imprese operanti nel settore delle conserve ittiche, in particolare i produttori di tonno in scatola e di altri prodotti ittici conservati, acciughe sotto sale e sott’olio, sgombri, sardine, vongole e antipasti di mare. Tra le 18 aziende associate ad ANCIT, 11 aderiscono al gruppo “Tonno”, in rappresentanza di un settore che conta circa 1.500 addetti. ANCIT è socia diretta di Unione Italiana Food, aderisce a livello nazionale a Federalimentare e Confindustria, in campo europeo ad AIPCE-CEP (Associazione europea dei trasformatori del pesce) ed a EUROTHON (Comitato europeo interprofessionale del tonno tropicale).