Un prodotto sicuro

Un prodotto sicuro

La sicurezza è da decenni al centro delle attenzioni delle imprese operanti nel settore delle conserve ittiche e riguarda tanto i processi produttivi (quanto l’utilizzo del prodotto da parte del consumatore).

Per il consumatore la massima garanzia

Ogni giorno le aziende del sistema alimentare italiano (fra cui anche quelle associate ad ANCIT) effettuano quasi 3 milioni di analisi e controlli, per un totale di oltre 1 miliardo all’anno. Il tutto in un sistema nazionale all’avanguardia in Europa: ogni anno si svolgono in Italia oltre 700 mila visite ispettive in azienda da parte delle Autorità preposte. Gli stabilimenti delle conserve ittiche, al pari degli altri prodotti di origine animale, sono inoltre assoggettati ad attività di verifica condotte dai veterinari pubblici.

La sicurezza alimentare, com’è noto, include anche le modalità di conservazione e di utilizzo del prodotto. E anche sotto questi aspetti il settore delle conserve ittiche garantisce al consumatore la massima garanzia.

Il tonno in scatola, ad esempio, è in genere contenuto in una lattina metallica e in un involucro cartonato. La lattina, dotata di un coperchio con apertura facilitata ad anello e di un corpo internamente rivestito con materiali idonei al contatto alimentare, è un pack di grande sicurezza, sia perché molto resistente sia perché difficile da violare. La parte cartonata, oltre a difendere la lattina (o le lattine, se riunite in un cluster) da possibili urti, contiene informazioni essenziali per il corretto utilizzo e conservazione del prodotto.

Come risultato, il tonno in scatola:

  • ha una lunga shelf-life (“vita sullo scaffale”), cioè il periodo di tempo in cui mantiene intatte le proprie caratteristiche qualitative nelle normali condizioni di conservazione e utilizzo;
  • ha modalità di conservazione semplici: la lattina si mantiene a temperatura ambiente e può essere facilmente trasportato;
  • riduce gli sprechi alimentari;
  • garantisce un importante risparmio di risorse a monte, non necessitando il mantenimento a temperature controllate e potendosi consumare direttamente, anche senza riscaldare.

Infine, i materiali per il confezionamento sono totalmente riciclabili. Anzi, banda stagnata e alluminio possono essere riciclati più volte senza perdere le proprie qualità di protezione del prodotto. Ciò comporta fra l’altro enormi risparmi: produrre alluminio con materiale riciclato riduce di ben il 95% il consumo di energia rispetto all’utilizzo della materia prima grezza.

 

La normativa di riferimento

La produzione delle conserve ittiche rispetta la legislazione dell’Unione Europea in materia di sicurezza alimentare e di igiene delle produzioni di origine animale.

I capisaldi della normativa comunitaria sono tre.

  1. Regolamento (CE) 178/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, che ha stabilito i principi e i requisiti generali della legislazione alimentare, istituito l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA, con sede a Parma) e fissato procedure nel campo della sicurezza alimentare.

Il Regolamento assicura la qualità degli alimenti destinati al consumo umano e dei mangimi e garantisce la libera circolazione di alimenti sani e sicuri sul mercato europeo. La legislazione alimentare si applica a tutte le fasi della catena alimentare, dalla produzione alla trasformazione e al trasporto, fino alla distribuzione e alla fornitura. In particolare, le aziende devono:

  • garantire la tracciabilità degli alimenti, dei mangimi e degli animali destinati alla produzione alimentare in tutte le fasi della produzione e della distribuzione;
  • ritirare immediatamente gli alimenti e i mangimi dal mercato o richiamare i prodotti già forniti, nel caso in cui vengano considerati dannosi per la salute;
  • informare le autorità preposte e i consumatori, se necessario.

2.Regolamento (CE) 852/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio sull’igiene dei prodotti alimentari.

3. Regolamento (CE) 853/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio che stabilisce norme specifiche in materia di igiene per gli alimenti di origine animale

Questi due regolamenti sono finalizzati a garantire l’igiene dei prodotti alimentari in tutte le fasi della produzione, della trasformazione e della distribuzione. Gli operatori delle conserve ittiche si attengono alle disposizioni generali d’igiene applicabili a tutti gli alimenti e a quelle specifiche per i prodotti di origine animale. Pertanto, il tonno e le altre conserve ittiche debbono essere prodotte in stabilimenti riconosciuti dalle Autorità sanitarie e registrati negli appositi elenchi del Ministero della Salute.

Gli operatori del settore devono inoltre garantire l’applicazione del sistema HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Points, Analisi dei Rischi e Controllo dei Punti Critici), riconosciuto a livello internazionale per garantire la sicurezza dei prodotti alimentari, rispettando le norme specifiche sui criteri microbiologici e sull’eventuale presenza di sostanze indesiderate.

Anche le conserve ittiche importate nell’Unione Europea debbono rispettare le pertinenti disposizioni della legislazione alimentare europea, o norme riconosciute equivalenti, o contenute in accordi specifici stabiliti con il Paese esportatore.

Il rispetto della legislazione è garantito dai controlli ufficiali effettuati dalla Autorità pubbliche italiane e comunitarie.